Attendere gli Alleati senza combattere

Il SiM badogliano nel frattempo, seguendo la logica di “normalizzazione” della resistenza in funzione filo alleata, aveva inviato sul San Martino il tenente colonnello Girolamo Laneve Albrizio alias “Biancardi” o “Setti” , agente del SIM fascista di Lubiana e quadro dirigente del Vai (Volontari Armati Italiani), organizzazione di matrice monarchica, per verificare che la linea attendista fosse perseguita. Tra fine ottobre e i primi di novembre la tranquillità della linea attendista venne interrotta da una serie di avvenimenti e in particolare tre azioni terroristiche, che spinsero Croce a condannare a morte i due responsabili, entrambi scampati alla fucilazione ma successivamente catturati dai tedeschi e giustiziati a Milano il 19 novembre. Da quel momento il Gruppo divenne un bersaglio obbligato senza contare che, grazie ai numerosi infiltrati all’interno della Banda, come Francesco Calastri, fu facile per i tedeschi conoscere le intenzioni e le azioni del gruppo: il diario tedesco rese ben presto nota l’esistenza di una banda armata che agiva sul San Martino.

Carlo Croce

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